Cuneo – Oggi lunedì 31 gennaio è solennità liturgica di San Giovanni Bosco. Dopo la messa solenne di domenica 30 presieduta dal superiore dei Salesiani di Piemonte e Valle d’Aosta , don Leonardo Mancini, oggi a guidare la celebrazione sarà il vescovo di Cuneo monsignor Piero Delbosco alle 18,30 nella chiesa dei Salesiani.
“Buona festa di don Bosco, nostro padre e fondatore – ha scritto nel saluto settimanale il parroco don Mauro Mergola – È occasione per noi per ringraziare il Signore per il dono di don Bosco alla Chiesa, ai giovani e alla famiglia salesiana. È un dono per la Chiesa, perché con la sua vita ha manifestato delle caratteristiche particolari di Cristo buon pastore attento in modo particolare ai giovani, soprattutto quelli più poveri. Ha offerto alla Chiesa un modo nuovo di vivere lo Spirito Santo al seguito di Cristo: la spiritualità salesiana.
Don Bosco è un dono di Dio ai giovani e per i giovani. È un segno con il quale il Signore mostra di credere nei giovani, di essere per loro fonte di gioia e di pace, di non fare sentire nessuno escluso dal suo amore e di accoglierli e accompagnarli così come sono, dal livello in cui si trovano. I giovani hanno in don Bosco un riflesso della paternità e della carità del Signore Gesù che si esprime in una comunità accogliente, non giudicante, che vive e propone il sistema preventivo come stile relazionale.
Don Bosco è un dono per la famiglia salesiana composta da consacrati, consacrate, laici e laiche, giovani ed adulti. Come sarebbe stata la nostra vita se non avessimo incontrato don Bosco, la sua spiritualità, i suoi figli e le sue figlie? Solo in paradiso ci renderemo conto di quanto abbiamo ricevuto e di quanto sia stata arricchita la nostra vita da questo carisma.
A noi la responsabilità di rispondere all’invito del Signore di seguirlo secondo lo stile di don Bosco. Di aderire, secondo la nostra vocazione, al carisma salesiano con tutto noi stessi certi che è una via per la nostra santificazione”.
Prossimi appuntamenti saranno gli incontri del “Gennaio Salesiano” spostato in avanti per l’emergenza coronavirus, con Fefè Degiorgi e Maurizio Damilamo il 18 febbraio e don Marco Pozza il 25 febbraio.