Ebrea cecoslovacca, quando viene deportata nel ghetto di Terezín con la famiglia. La ragazza, dall’infanzia felice nonostante la salute cagionevole, amata dai genitori e con una grande passione per la musica, non ha idea dell’orrore che sta per affrontare. Ma la sua forza interiore, l’intenso legame con la madre e la musica di Bach le permetteranno di sopravvivere a Terezín, ad Auschwitz, ai campi di lavoro e a Bergen-Belsen. Per tutto il viaggio sul treno merci si fece coraggio suonando nella testa la sarabanda della Suite inglese numero 5 di Johann Sebastian Bach. All’arrivo, le mani congelate, il foglietto con le note le scappò e volò via. La madre rischiò una pallottola per inseguirlo, disobbedendo agli ordini, ma glielo riportò, perché avesse qualcosa con cui distrarsi. E quel pezzo di Bach ha avuto il potere della salvezza.
Cento miracoli
di Zuzana Ruzickova
Guanda
22 euro