Cuneo – I fondi per l’antisismica e l’antincendio per il Santa Croce e il Carle vengano utilizzati subito. Sono ben 32,5 milioni di euro che la Regione messi a disposizione dal ministero della salute “che la Regione Piemonte non intende utilizzare come dichiarato dall’assessore alla sanità Icardi e conseguentemente non li ha richiesti per metterli in bilancio”.
È la richiesta che fanno con un ordine del giorno al consiglio comunale di Cuneo, i consiglieri di Cuneo per i Beni Comuni, Luciana Toselli, Ugo Sturlese e Nello Fierro.
La Regione Piemonte ha approvato il programma di investimenti in edilizia sanitaria per l’adeguamento antisismico, ha ricevuto i fondi da Roma ma poi l’assessorato della sanità ha deciso con nota datata 4 agosto 2021 -prot. n. 2901 chiarendo che “ al fine di utilizzare al meglio le risorse pubbliche, si è ritenuto di non confermare l’inserimento nei programmi di finanziamenti degli interventi su Presidi Ospedalieri che saranno sostituiti dai nuovi ospedali, fatti salvi specifici interventi su strutture che continueranno a far parte del patrimonio edilizio della SSR , prevedendo altresì nel programma d’investimento l’adeguamento alla normativa antisismica di almeno un presidio ospedaliero sede di DEA o PS per i diversi ambiti territoriali”.
Il problema, dicono i consiglieri, e che la Regione ha deciso di realizzare il nuovo ospedale a Confreria al Carle ma saranno necessari almeno 10 anni se tutto procede regolarmente e che non vi è alcuna data certa sulla possibilità di utilizzare i fondi Inail. “Non è pensabile – dicono Sturlese, Toselli e Fierro – non mettere in sicurezza i lavoratori dell’Ospedale S.anta Croce e le persone ricoverate, considerato che la zona dove è collocato è definita ”Zona 3” nella classificazione sismica dal vigente Piano regolatore. Allora il sindaco si impegni a utilizzare quei fondi”.