Cuneo – Non usa mezzi termini il consigliere regionale del Pd, Maurizio Marello, sulla questione scuole e tracciamento dei contagi da parte del Sisp. Per l’ex sindaco di Alba la pandemia non ha insegnato nulla al Piemonte lasciando responsabilità ai presidi e il peso alle famiglie.
Scrive così Marello.
Il Governo Draghi ha dichiarato che la scuola non doveva fermarsi. Giusto. Niente Dad. Giusto. Ma poi ha scritto regole che di fatto costringono la scuola a chiudere.
Le Asl, che dipendono dalla Regione, stanno prudentemente interpretando queste regole in modo restrittivo, con la conseguenza che classi delle Scuole Primarie con un solo positivo, invece di proseguire le lezioni in presenza, vanno in Dad.
Le Asl piemontesi non riescono a tracciare i contagiati. In concreto significa che i ragazzi stanno a casa per 10/14 giorni senza ricevere un tampone.
Le famiglie, che pensavano sulla base delle dichiarazioni di Draghi e di Cirio di essere in una botte di ferro, sono in difficoltà con i figli a casa spesso da soli (dal momento che i genitori devono lavorare).
I dirigenti scolastici si sono visti scaricare sulle loro spalle tutte le responsabilità.
Sono trascorsi due anni dall’inizio della pandemia ma i trasporti scolastici sono sostanzialmente gli stessi, le aule pure, così come gli affollamenti e i nostri ragazzi nella migliore delle ipotesi vanno a scuola in classi al freddo, con le finestre aperte.
Siamo un Paese delle banane. Siamo una Regione delle banane.