Fossano – Era stato chiamato nel novembre 2018 per una supplenza all’istituto Vallauri, ma al momento della compilazione della dichiarazione sostitutiva di certificazione relativa a eventuali condanne penali, aveva dichiarato falsamente di non averne. Alle successive verifiche della segreteria amministrativa, emerse però che G. P. aveva patteggiato una pena nel 2007. “Sono controlli che dobbiamo fare – ha dichiarato in aula il dirigente dell’istituto Paolo Cortese – perché certi tipi di reato pregiudicano la possibilità di avere il contratto”. Dal canto suo il difensore avvocato Enrico Gallo ha sottolineato la buona fede con cui l’uomo aveva sottoscritto quella dichiarazione: “Era in buona fede perché convinto che con il patteggiamento la pena si estinguesse dopo cinque anni, non poteva sapere, perché è materia tecnica che conoscono gli avvocati, che per l’estinzione della condanna occorre attivare un ulteriore procedimento”. A fronte di una richiesta di condanna a otto mesi di reclusione, la giudice ha però accolto la richiesta della difesa assolvendo l’uomo dall’accusa perché il fatto non costituisce reato.
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