Cuneo – Lunedì 10 gennaio, alle 21 al Teatro Toselli, va in scena “Locke”, opera tratta dal film scritto e diretto da Steven Knight. La trasposizione teatrale è affidata Filippo Dini, regista e unico protagonista nel ruolo che sul grande schermo è stato di Tom Hardy.
La trama è essenziale ma quasi vertiginosa nel ritmo del suo incidere affidato unicamente alle parole di un uomo che inizia un banale viaggio in macchina dal lavoro verso casa, ma che, telefonata dopo telefonata, si ritrova sospinto sempre più lontano dalla sua meta iniziale.
Locke è un uomo con una vita agiata e tranquilla, un buon lavoro per il quale è stimato e ben pagato e una bella famiglia che lo ama. Non sembrano esserci nuvole nel suo orizzonte, tantomeno quel giorno, quando esce da un cantiere a fine giornata e sale sulla sua bella auto.
Durante il tragitto, Locke parla al telefono con colleghi di lavoro e persone care, e lo spettatore inizia a conoscere così la sua storia, le sue qualità, le debolezze più intime e il suo stato d’animo. Il cantiere al quale lavora è la costruzione di un edificio di grande prestigio e per la mattina seguente è prevista “la più grande colata di calcestruzzo dell’edilizia urbana londinese”. Tutti si fidano di lui, ha tutto sotto controllo, è “il più bravo capocantiere d’Inghilterra”. Quella notte però il viaggio in auto spezza l’equilibrio di una vita che sembrava solida e senza ombre. Qualcosa in quelle telefonate sempre più urgenti, cambierà per sempre la sua esistenza e lo obbligherà a compiere una scelta decisiva, tra l’uomo che è e quello che dovrebbe essere. Un testo sull’assunzione di responsabilità e sull’estrema fragilità degli edifici morali sui quali costruiamo le nostre famiglie e le nostre sicurezze.
Biglietti sul sito del Comune oppure il giorno dello spettacolo a partire dalle 16 al botteghino del teatro.