Cuneo – In questo periodo vaccinare il proprio gatto sta diventando molto difficile, se non impossibile. Con l’avvento della pandemia, le case farmaceutiche che producevano i vaccini hanno convertito le linee e dirottato la produzione sul Covid mettendo in secondo piano gli animali domestici, i gatti soprattutto. A questo si è aggiunto il boom di adozioni registrato nell’arco del 2020 che ha contribuito ad allungare ulteriormente le liste di attesa.
“Sono circa tre mesi che non riceviamo vaccini per i gatti e già nei mesi precedenti arrivavano con il contagocce – spiega il veterinario Carlo Pellegrino che nel suo studio a Cuneo ha in cura circa 28.000 animali -. Il problema sanitario è reale e diffuso a livello internazionale, senza considerare il mero aspetto economico che a lungo andare si fa sentire. Gli allevatori, soprattutto in occasione del Natale, sono in difficoltà perché non possono vendere cuccioli non vaccinati. Anche le mostre feline ne stanno subendo le conseguenze, molte sono state sospese”.
Tra le malattie più pericolose per la salute dei gatti c’è la leucemia. “Il sistema immunitario dei gatti va ‘rinfrescato’ una volta l’anno, per quelli che vivono in appartamento è sufficiente farlo ogni due – continua Pellegrino -. I soggetti maggiormente esposti alla malattia sono i cuccioli che hanno bisogno di almeno tre dosi per crearsi gli anticorpi contro malattie che possono essere mortali. Il mio consiglio è di effettuare almeno la sverminazione e tenerli in casa il più possibile. Lo stesso vale per i gatti di casa che escono fuori abitualmente, limitare un po’ il loro desiderio di libertà potrebbe salvargli la vita”.
Per quanto riguarda i cani al momento c’è un po’ di spauracchio ma i vaccini continuano ad arrivare. “Se dovessero mancare la preoccupazione sarebbe ancora più forte in quanto i numeri sono molto più alti – conclude Pellegrino -. Si parla comunque di un miglioramento della situazione da metà gennaio con l’arrivo di nuovi vaccini per i gatti. Al momento ne ho circa 350/400 in attesa del richiamo, ma più passa il tempo più i numeri si fanno consistenti. Mi auguro che anche per loro la campagna vaccinale possa tornare a procedere a pieno ritmo”.