Eraldo Affinati compie un’azione di riscrittura. Non una ricopiatura, ma una finzione letteraria per far emergere un testo antico attraverso le maglie di un’era e di una storia nuova. Il testo è il Vangelo, in particolare le pagine di Luca e Giovanni, la storia è quella degli uomini di oggi. 123 capitoli riscritti in 5000 battute l’uno tra prosa, poesia e riflessione, e sotto c’è sempre la domanda: cosa posso fare io?
Affinati è insegnante di studenti speciali, dalla Città dei Ragazzi alla scuola Penny Wirton, fondata con la moglie per trasmettere gratuitamente l’italiano agli immigrati. Per lui dunque il Vangelo è proprio vita, affronta quelle pagine con la consapevolezza del concreto che gli ultimi devono poter diventare i primi, e che l’amore per il prossimo è una rivoluzione quotidiana capace di cambiare il mondo, grazie agli “angeli” che sono tra noi. La risposta a quella domanda sul cosa può fare ognuno è per Affinati chiara: possiamo cambiare e rendere più bello il mondo in ogni momento, non fantasticando ma con l’azione che decidiamo di fare nel qui ed ora. Insomma cielo e terra sono connessi ed è per Affinati evidente. In un libro che racconta Gesù, come nessuno lo ha mai fatto prima. Una rilettura che parte dalle fonti, e alle fonti è fedele, ma è al tempo stesso un’opera assolutamente originale, che racconta il Cristo, il suo amore per l’umanità, l’attualità imperitura del suo messaggio. Il sogno di una vita dominata dalla gratuità, non dall’interesse, dall’amore e dalla speranza.
Il Vangelo degli angeli
di Eraldo Affinati
HarperCollins
19,50