Pianfei – 36 milioni del Pnrr per l’invaso di Serra degli Ulivi di Pianfei. Il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, ha firmato il decreto che inserisce l’opera tra quelle giudicate prioritarie e finanziate con le risorse aggiuntive previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per le infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento d’acqua.
36 milioni di euro il valore del progetto che punta al potenziamento dell’invaso di Pianfei Serra degli Ulivi, mediante derivazione dal torrente Pesio, e la realizzazione di una condotta di adduzion*. L’intervento prevede di realizzare il tratto di condotta primaria in adduzione e distribuzione DN 1.400 mm per una lunghezza di 3.550 metri, che connetterà il nuovo invaso al sistema di accumulo/distribuzione della diga di Pianfei. Ma per vederlo ci vorrà ancora un po’: l’appalto dei lavori per il potenziamento di Serra degli Ulivi sarà affidato entro il 30 settembre 2023 e il cantiere concluso entro il 31 marzo 2026.
L’opera è attesa sul territorio da svariati anni e nel 2008 era stata inserita nel protocollo d’intesa sottoscritto con la Regione Piemonte, la Provincia di Cuneo, i Consorzi Pesio, Ellero, Bealerotto Mussi oltre ai Comuni di Pianfei, Chiusa di Pesio, Roccaforte e Villanova Mondovì.L’intervento consentirà il raggiungimento della massima capacità d’invaso del lago di Pianfei pari a 500 mila mc. a completamento dell’intervento, in corso d’esecuzione, per il risparmio idrico dei consorzi Bealerotto Mussi e Mondina, oggetto di finanziamento da parte del Ministero delle Politiche Agricole. Un finanziamento strategico per il territorio Monregalese, dove l’agricoltura ha un peso fondamentale sull’economia locale e di cui la recente siccità ha evidenziato la vulnerabilità.
“Questo invaso – sottolineano il presidente della Regione Piemonte *Alberto Cirio con l’assessore alle Infrastrutture e Opere Pubbliche Marco Gabusi e all’Agricoltura Marco Protopapa – assume un significato particolare per il territorio, dal momento che stiamo parlando di un’area che soffre da molti anni, e quest’anno ancor di più, della carenza idrica con conseguenze drammatiche per l’agricoltura e le coltivazioni. L’invaso consentirà di accumulare e di convogliare acqua che andrà a beneficio proprio delle aziende agricole locali”.