L’anelito di cambiamento di una società, i legami, il ritorno alla propria terra. Un grande romanzo della nazione, un libro di straordinaria potenza quello di Maggiani che usa i suoi temi preferiti, la rivolta, la libertà e l’anarchia. Lo scrittore entra nella storia e parte dalla fine dell’Ottocento per raccontare la storia che arriva fino ai giorni nostri di una famiglia di anarchici e di libertari che con perseveranza ha scelto la rivolta, incurante delle sconfitte ma fiera di credere in tutta coscienza nella libertà, il bene più prezioso da difendere anche a costo della vita. Garibaldo, che incontra in età avanzata, nel porto di Genova la principessa Efisir, nata a San Pietroburgo, da una nobile famiglia, e poi Anita la Canarina, il loro figlio Sirio che muore in un incidente in miniera, Mauri il poliziotto e poiL’artista, stanco di serigrafie, che si mette a falsificare dollari. Questi sono alcuni protagonisti della storia di chi ha combattuto per la libertà sapendo anche di essere sconfitto. Maggiani ci fa incontrare, accanto ai personaggi del suo romanzo d’amore e di libertà, le vite intense dei grandi apostoli del pensiero libertario: Giuseppe Garibaldi, Anita, Antonio Meucci, Carlo Rosselli, Gaetano Bresci e uno straordinario Sandro Pertini, convinto che nella nostra vita ci sono momenti in cui occorre battersi non solo senza paura ma anche senza speranza. Ma questo era di una Italia antica, forte, capace di accontentarsi di un soffio di passione in un tessuto sociale di povertà. Oggi è, forse, un’altra storia.
L’eterna gioventù
di Maurizio Maggiani
Feltrinelli
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