Come parlare ai più piccoli dei grandi temi ambientali? Con un breve viaggio insieme a Silvia Verdi, una specie di Greta Thunbergh in formato fiaba. È la ragazza che sussurra alle piante, non senza qualche apprensione da parte dei genitori. Comportamento strano per una ragazzina che invece di pensare ad amici e divertimenti, passa il tempo nell’orto.
Verdi è cognome non casuale, perché a Silvia capita un’avventura straordinaria. È scelta dal gran consiglio dei Converdi, l’assemblea del mondo vegetale, per portare all’umanità un messaggio allarmante circa la distruzione del pianeta. Silvia sparisce per due giorni durante i quali è ammessa nell’assemblea. Ascolta le parole sagge della Grande Quercia, quelle querule e velocissime “come le semibiscrome su un pentagramma” di edera ed erbacce. Accoglie le conclusioni e il compito che le viene affidato.
Un po’ frastornata si trasforma in messaggera prima con la propria famiglia, poi con gli amici e infine arriva al grande consesso internazionale. Guardata con sospetto dapprima, Silvia è portavoce di un invito e insieme di una minaccia del regno vegetale.
La fiaba vuole il lieto fine: vissero felici e contenti, anche se sappiamo che non è proprio così. È appunto questo scarto tra realtà e fantasia che può giocare come grimaldello per riflettere insieme ai piccoli sui grandi temi ambientalisti. La scelta di raccontare senza ricorrere a immagini è impegna gli adulti a condividere la lettura. Lo stile molto semplice, il procedere del racconto lineare e con svolte che lo sguardo dei grandi certo giudica ingenue, fanno della fiaba di Armellini una delle letture per aprire con i piccoli lo sguardo sulle sfide climatiche senza catastrofismi, ma facendo appello all’impegno di tutti, bimbi compresi.
Apri gli occhi
di Paolo Armellini
Primalpe
10 euro