Valle Stura – Il Consiglio dell’Unione Montana Valle Stura, nell’ultima seduta del 29 novembre, ha approvato un ordine del giorno sul quale tutti i primi cittadini dell’Unione ed il Sindaco del Comune di Borgo San Dalmazzo si erano già espressi favorevolmente. Nel documento sono state evidenziate le criticità negli abitati di Demonte, Aisone e Vinadio nonché il consistente aumento del traffico pesante sia per la presenza dello stabilimento delle Fonti Sant’Anna sia per la crescente rilevanza commerciale del valico internazionale. Gli amministratori della Valle, si ribadisce nel documento approvato, “ritengono irrinunciabile la realizzazione della Variante di Demonte, pur essendo consapevoli che la stessa opera non sarà risolutiva di tutte le problematiche presenti sul tracciato della Statale 21”.
Punto cardine dell’ordine del giorno è la richiesta di attivare un tavolo di discussione con il Ministero delle Infrastrutture, con la Regione Piemonte, la Provincia e i rappresentanti delle forze politiche locali, con lo scopo di realizzare un’opera risolutiva di tutte le problematiche di viabilità della valle. Ma l’Unione ribadisce anche la necessità di procedere, attraverso l’Asl e l’Arpa, ad una Valutazione di Impatto sulla salute su tutti i paesi attraversati dalla Statale 21 (compresi i tratti provinciali di Vignolo e Borgo San Dalmazzo ed i tratti divenuti di competenza comunale) sopratutto dopo le ultime rilevazioni effettuate che hanno registrato su Demonte livelli di inquinamento pari alle aree industriali torinesi.
A difesa del “diritto alla casa”, firmando il documento gli amministratori si sono anche impegnati a promuovere un’azione presso la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo per le violazioni alle normative sulla prevenzione dei rumori e delle emissioni nocive nelle case poste lungo la strada statale 21.