Savigliano – Era stato assunto a settembre del 2019 da una ditta che realizza reti infrastrutturali per società pubbliche e private e al momento della firma del contratto come operaio generico gli erano stati forniti tutti i dispositivi di sicurezza e l’abbigliamento per lo svolgimento delle proprie mansioni. G. T. però andò a lavorare solo un giorno e non restituì più il materiale ricevuto e per questo è stato processato con l’accusa di appropriazione indebita. “Lo abbiamo chiamato quando non si è presentato – ha riferito al giudice la titolare dell’azienda – e lui ci disse che non voleva più lavorare per noi. Gli chiedemmo di restituire tutti i dispositivi ma lui non ce li portò più. Il valore del materiale era di circa 330 euro ma eravamo preoccupati del tesserino di riconoscimento che gli avevamo consegnato e con cui i nostri operai effettuano anche lavori di manutenzione e riparazioni presso privati”. Furono i Carabinieri, in seguito alla denuncia dell’azienda, a recarsi a casa dell’uomo e a recuperare tutti i dispositivi ricevuti mesi prima. Già gravato da un precedente infraquinquennale, per lui il pubblico ministero ha chiesto una condanna a sei mesi di reclusione, mentre il difensore dell’imputato ha sottolineato il fatto che più che di appropriazione indebita si era trattato di appropriazione d’uso e ha chiesto di tenere in conto la lieve entità del fatto. Il giudice ha accolto la richiesta dell’accusa condannando l’uomo a un anno e quattro mesi di reclusione e al pagamento di 600 euro di multa.