Cuneo – L’annunciato obbligo delle mascherine all’aperto non trova d’accordo l’Uncem, l’unione dei comuni montani, che chiede di considerare la differenza tra cittù e montagna, tra grandi città con manifestazioni e acquisti natalizie, e le piccole aree montane.
“C’è profonda differenza – dice il presidente nazionale Marco Bussone – Nelle aree montane e rurali italiane il distanziamento è da sempre realtà. Non solo a causa della pandemia. E dove la mascherina all’aperto finirebbe per essere un obbligo da una parte difficile da controllare, dall’altra inutile. Perché se esco in strada o nella piazza a Balme, Dossena, Sante Marie o Capracotta, probabilmente per diverse centinaia di metri incontro nessuno. E comunque, a normativa vigente, già oggi in caso di assembramenti vi è l’obbligo di indossare mascherine anche all’aperto. In situazioni ‘ordinarie’, normali, senza manifestazioni o eventi all’aperto, la mascherina nei piccoli Comuni, nei paesi e nei borghi rurali e montani, dell’Italia interna, all’aperto non ritengo debba essere resa sempre e comunque obbligatoria”.