Borgo San Dalmazzo – “Un segno di rilancio e di rinascita”. Questo vuole essere la Fiera Fredda 2021 nelle parole e nelle intenzioni del sindaco Gian Paolo Beretta.
La 452ª edizione di una delle più antiche fiere della provincia di Cuneo è stata ufficialmente presentata questa mattina (lunedì 29 novembre) nel salone consiliare di Borgo San Dalmazzo.
“Abbiamo dovuto temporaneamente mettere da parte l’aspetto gastronomico – ha spiegato il primo cittadino – dando la priorità alla salute e alla sicurezza sanitaria. Nella Bertello non ci saranno manifestazioni né esposizioni perché continua ad essere usata come centro vaccinale. Ci sarà però il mercato straordinario del 5 dicembre con centinaia e centinaia di bancarelle in tutta la città. E ci sarà una serie di spettacoli serali che ridanno regolarità alla manifestazione”.
“È con piacere che ritorno a sedermi tra i banchi del consiglio comunale – ha aggiunto Mauro Bernardi, presidente dell’Atl del Cuneese ed ex vice sindaco di Borgo -. Faccio i complimenti all’amministrazione comunale e a tutti quelli che con caparbietà cercano di portare avanti questa fiera storica, nonostante la situazione non rosea. È un segno di attaccamento al territorio, alla storia, alle proprie radici. Grazie alle associazioni e ai volontari sempre pronti a dare importanza al simbolo di questa fiera, l’Helix pomatia alpina”.
L’assessore alle Manifestazioni, Alessandro Monaco: “La Fiera è ancora un po’ zoppa dal lato enogastronomico, ma abbiamo comunque voluto dare un segnale di ripartenza. Ci saranno quattro serate alla Bertello con ingresso libero (obbligo di greenpass, ndr): venerdì 3 il Roby Salvai Ensemble, sabato 4 la Carovana degli Artisti, domenica 5 il Saber Systeme Ensemble, martedì 7 il tributo ai Nomadi con Sensazioni”. Inoltre lunedì 6 dicembre, nella chiesa di Gesù Lavoratore, il Coro polifonico Monserrato celebra il quarantennale di fondazione con il concerto di Lucio “Violino” Fabbri.
La Fiera verrà ufficialmente inaugurata sabato 4 dicembre alle 9.30 all’auditorium Bertello. Seguirà il convegno dedicato a “Sostenibilità dell’allevamento elicico tradizionale e rapporti con l’ecosistema” organizzato dal Consorzio della Chiocciola di Borgo e valli. Domenica 5 dicembre mercato straordinario, mercato della lumaca e Messa solenne alle 10.30.
Il Consorzio della Chiocciola di Borgo e delle valli circostanti, come ha spiegato il presidente Guido Giordana, contribuirà in modo determinante all’organizzazione della 452ª Fiera Fredda, con la proposta di alcuni eventi e iniziative nei giorni di sabato 4 e domenica 5 dicembre, oltre all’8, giorno dell’Immacolata.
Nel cortile esterno della Bertello ci sarà un punto vendita di lumache cucinate dagli chef Andrea del Ristorante Ruota Due di Andonno e Fabrizio del Ristobar Quaranta di Borgo e distribuite (sia per l’asporto che per la consumazione in loco) dal Gruppo Amici di Borgo Nuovo. Nell’androne destinato di solito all’ingresso Fiera vi sarà un’esposizione-vendita dei prodotti Slow Food della Condotta di Cuneo. Il Consorzio sarà presente in una casetta di legno nello spazio adiacente adibita a punto informativo e alla vendita delle chiocciole dei propri elicicoltori.
“I prezzi – ha spiegato Giordana – variano dai 30 euro al chilo per le lumache raccolte e ingrassate dagli elicicoltori del Consorzio ai 24/25 euro al chilo per gli esemplari acquistati da altri produttori”.
Il prodotto sarà contrassegnato con il marchio di garanzia oltre all’indicazione del produttore e del luogo di provenienza. Sempre nella stessa area si potranno trovare il chiosco delle birre del Trool e il Gruppo Alpini di Robilante per la distribuzione di caldarroste e vin brulè. Domenica 5 si svolgerà nel cortile della Bertello il tradizionale mercato delle lumache.
Nella mattinata di sabato 4 avrà luogo un convegno presso l’auditorium Bertello, organizzato in collaborazione dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta, durante il quale verrà presentato il progetto (in dirittura d’arrivo) per la costituzione di un Centro di Referenza Regionale per l’elicicoltura presso la Sezione di Cuneo.
In conferenza stampa spazio anche all’Associazione He.lias rappresentata dal presidente Gianni Steffenino e dall’agronomo e studioso Mario Bongioanni. “È da 50 anni che ci occupiamo di lumache – ha detto Bongioanni –. Siamo arrivati alla conclusione che è impossibile l’allevamento delle lumache a ciclo biologico completo, a causa delle numerose malattie e patologie che minacciano questo mollusco. Chi afferma il contrario illude le persone”.