Un diario che dal 2018 raggiunge il 2020, ma si concede il lusso di forare il tempo e girovagare nei ricordi vivacemente scolpiti nella memoria dell’autore. È la “testimonianza di una vita fatta di battaglie”, scrive l’autore Mauro Salvagno E subito completa il pensiero con un’altra definizione che supera qualsiasi oggettività anche quella più stringente della sua disabilità: “un viaggio interiore” che lo ha portato a conoscere “il deserto dell’anima e del corpo”.
Traspare in ogni pagina la sua forza nell’affrontare queste battaglie quotidiane. Ammette di non aver avuto paura nel “mettersi a nudo” attraverso queste pagine. Infatti le righe sono costellate più volte di domande. Il dialogo col padre si fa spesso interrogativo sul suo comportamento nei suoi confronti. Talora emerge anche una sottile vena di rimprovero, subito rasserenata dalla consapevolezza delle difficoltà, oggettive e psicologiche, che i genitori hanno dovuto affrontare.
Allo stesso tempo le pagine sono intessute di continui richiami al desiderio di essere riconosciuto come “normale”. Intorno a questa idea Mauro Salvagno avvolge manciate di pensieri che vibrano sulle corde di varie emozioni.
La rabbia e la voglia di sbottare con un “fate quello che volete, la mia parte l’ho fatta”. La sfiducia: “ieri davo fiducia a lui (il Dio che è padre) e oggi non credo più alle piccole cose”. Lo smarrimento che ha il suo culmine nell’esperienza del Covid quando la Luna e le stelle diventano compagne di solitudine.
Eppure tra le tante ricorrenti domande si distingue con chiarezza la forza nell’affrontare le battaglie, la caparbietà nel ricercare modalità per esprimere la propria interiorità. Sono le parole di questo diario, sono i quadri dell’ “arte condivisa”, di cui l’autore è attivo propugnatore anche nelle scuole, è infine la fitta rete di amicizie che riconosce come un valore per accogliere e sostenere le prove della vita.
Un giro sulla luna
di Mauro Salvagno
Primalpe
12 euro