Cuneo – I rifiuti sono rimasti quasi tutti nei cassonetti e anche fuori dai cassonetti come avviene quasi sempre dopo il fine settimana, perché questa mattina lunedì 8 novembre, secondo i sindacati, quasi l’80 per cento dei lavoratori degli operatori dell’ambiente ha aderito allo sciopero nazionale.
Cgil e Cisl hanno confermato il numero delle adesioni molto alto, anche al di là di ogni aspettativa. Sono oltre cinqucento gli addett in 15 diverse aziende che fanno riferimenti a quattro consorzi. Intanto dalle 10 un presidio di lavoratori sta nanifestando nella piazzetta del Municipio in attesa dell’incotnro che dovrebbe avvenire a fine mattinata con Federico Borgna, come presidente della Provincia.
Lo sciopero di Cgil e Cisl è nazionale ed è stato deciso in seguito al risultato insoddisfacente del negoziato sul rinnovo del contratto nazionale di comparto, interrotto dai sindacati rimasti senza risposta su maggiore sviluppo del welfare e delle indennità contrattuali, riconoscimento delle professionalità, condizioni di lavoro a tutela della salute, formazione continua e una modernizzazione del settore in chiave ecologica a partire dal ciclo integrato dei rifiuti.