In seguito alla decisione del Governo di non reiterare ulteriormente la sospensione delle esecuzioni degli sfratti, decidendo invece una forma di graduazione ormai in via di definitivo esaurimento, l’Unione Inquilini di Cuneo scrive al Prefetto Fabrizia Triolo con l’obiettivo di sollecitarla “affinché le esecuzioni degli sfratti, almeno per tutti i soggetti che avrebbero diritto a una casa popolare o che presentino fragilità familiari e sociali, non siano traumatiche, non determinino smembramenti del nucleo familiare e, soprattutto, non gettino le persone in strada, ma invece individuino il percorso idoneo a garantire il passaggio da casa a casa”.
La lettera, firmata dal segreterio nazionale Walter De Cesaris e dal segretario della Federazione di Cuneo Olga Bertaina, sottolinea la necessità del “reperimento di uno stock importante di alloggi a canone sociale, tale da consentire alle amministrazioni di programmare un intervento idoneo. Più in generale è necessario il finanziamento e la realizzazione di un piano casa che incrementi in maniera forte l’offerta di alloggi di edilizia residenziale pubblica a canone sociale”. A tal fine si chiede alla Prefettura “una sua autorevole attivazione nei confronti dell’amministrazione comunale al fine sollecitare l’adozione di un necessario ed effettivo piano casa di edilizia residenziale pubblica a canone sociale”.