Torino – Cambiano gli equilibri sullo scenario politico piemontese dopo le elezioni comunali e il secondo turno che ha portato a Torino la vittoria del centrosinistra di Stefano Lo Russo.
Non c’è stato né un ribaltamento dal primo al secondo turno né la chiamata alle urne ha sortito effetti, anzi al ballottaggio l’affluenza è stata del 42,13%, un nuovo minino storico, ancora più basso del già record del primo turno dove ci si era fermati al 48,08%.
Anche i rapporti di forza sono rimasti pressoché invariati rispetto al primo turno con Lo Russo che rispetto a Paolo Damilano incrementa i voti del suo consenso, intercettando probabilmente i votanti del 5 Stelle e quelli della coalizione si sinistra di Angelo D’Orsi.
Negli altri grandi Comuni piemontesi, ci sono conferme e cambi di guida: Pinerolo rimane in mano ai 5 Stelle con la rielezione del sindaco Luca Salvai; San Mauro Torinese passa dai 5 Stelle al centrosinistra con Giulia Guazzora, che era stata assessore 5 Stelle della passata giunta poi dimessasi un anno fa; Beimasco passa dai 5 Stelle al centrodesstra con sindaco Danile Cannati. Novara, l’altro capoluogo, rimane in capo al centrodestra con il voto al candidato leghista, il sindaco uscente Alessandro Canelli che è stato riconfermato al primo turno.
Gli equilibri cambiano tra centrodestra che governa la Regione e centrosinistra all’opposizione insieme ai 5 Stelle, ma cambiano anche all’interno della caoalizione di centrodestra e dunque nel governo regionale di Alberto Cirio, con una Lega in empasse e Fratelli d’Italia crescente in tutti i Comuni. D’altra parte proprio Salvini aveva rivendicato a lui la scelta di Damilano a Torino. E proprio a Torino la Lega si è fermata al 9,84% e Damilano relegato all’opposizione.