Il cuneese Nino Baudino è disegnatore, illustratore, incisore dal 1978. Opera con le tecniche della calcografia e della xilografia. Realizza ex libris, illustrazioni di volumi, cartelle di incisioni legate a temi musicali e letterari. Ha partecipato a collettive in Italia e all’estero. Fa parte dell’Aiv (Associazione Incisori Veneti) e anche della storica Apa, l’Associazione Piemontese Arte, il cui direttivo ha appena decretato il suo scioglimento.
“Se l’incisione Nino Baudino ha iniziato a praticarla dagli anni Settanta, – dice Carlo Morra – disegnatore lo è sempre stato fin dalla sua infanzia e fu così che fu avviato a studi tecnici in cui il disegno ha parte preponderante. Non è senza ragione se poi nella vita ha fatto il “disegnatore tecnico” fino alla pensione mentre nel suo tempo libero amava disegnare e ritrarre dal vero in infiniti schizzi paesaggi e monumenti ma anche sognare, leggendo i versi dei grandi poeti (da Dante a Pavese) o ascoltando musica (dalla sinfonica al jazz), costruendo pagine astratte di grande suggestione”.
Baudino è innanzitutto un esempio di artista emulo di tante generazioni di artefici dei secoli passati che, con i taccuini di schizzi a portata di mano, si sono messi in viaggio per l’Italia e l’Europa. Possiede l’amore per l’osservazione diretta del vero, che gli permette di conoscere un soggetto soltanto se studiato nel suo impianto lineare costitutivo. La realtà, insomma, è resa in forma di linee che rendono chiaramente visibili gli spazi naturali e le architetture costruite dall’uomo, restituendoci atmosfere rasserenanti nell’intimo e comunicanti una sospensione emozionata del tempo, in cui è bello lasciarsi trasportare con la fantasia.
“È sulla certezza – scrive Pino Mantovani – di un foglio segnato da un’idea concreta che cresce l’interesse per l’incisione: ma di fatto Baudino ha inciso dall’inizio, nel senso che subito ha intuito che la sua attenzione era rivolta alle strutture costruite, se dalla natura o dall’uomo meno importa”.
“Nei lavori calcografici di Baudino – spiega Enrico Perotto – vige la regola generale dell’impaginazione prospettica che dà ordine figurale agli andamenti variabili delle tracce nere di inchiostro, ora frammentate in singole unità grafiche, ora addensate in masse uniformi di macchie scure, distribuite però sempre in costruzioni logiche di strutture visive perfettamente riconoscibili”:
Schivo dai riflettori, Nino Baudino è un artista a tutto tondo la cui vena artistica non fa mai difetto. Alcune delle sue opere oggi sono visibile fino al 30 ottobre alla Sala Collegio dei Geometri in via San Giovanni Bosco 7H nella mostra “Eclectica 2021- Collettiva di arte contemporanea” insieme a Cornelio Cerato, Giorgio Giordano, Valerio Odifreddi, Valentino Tamburini e Claudio Vigna. La mostra è visitabile il venerdì e il sabato dalle ore 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.