Peveragno – A stretto giro è arrivata la replica dell’Unione Alpi del Mare, alla dichiarazione della segreteria provinciale della funzione pubblica Cisl, in merito alla vicenda che vede coinvolti la dirigente Nadia Dalmasso e i sindaci dell’ente.
“In coerenza con quanto già dichiarato – dicono i sindaci di Peveragno, Boves, Chiusa Pesio, Roaschia e Valdieri – e a seguito del colloquio con il Prefetto, abbiamo individuato un percorso amministrativo che attueremo nei prossimi mesi, in modo tale da non arrecare danni e svantaggi ai nostri territori. La questione non è certo nata da poco, ed era già stata segnalata all’allora assessore regionale alla montagna. Appena prima delle passate elezioni per il Consiglio Regionale, il presidente dell’Unione era addirittura stato convocato nella sede cuneese della Cisl, dove erano presenti l’interessata, il marito e una candidata alle elezioni regionali nella lista del Pd, per l’esame delle medesime problematiche.
Recentemente il presidente dell’Unione è stato nuovamente contattato da un esponente della Cisl, per un interessamento presso il presidente della Regione. Ricordiamo che le procedure per trasferimenti e assunzioni nella Pubblica Amministrazione sono regolamentate da precise norme di diritto pubblico. Ci risulta peraltro che la dirigente abbia già partecipato a procedure di mobilità verso la Regione e altri enti (Parco Alpi Marittime), con esiti sempre negativi. Pertanto non è dato di capire quali iniziative avrebbe dovuto intraprendere il presidente dell’Unione, nei confronti della Regione. Ribadiamo la piena sintonia fra i sindaci e la volontà di proseguire nel percorso individuato, sempre nella collaborazione per il bene delle nostre popolazioni”.