Cuneo – Mancano gli autotrasportatori: il fenomeno è allarmante e, se non si adottano rapidamente adeguati provvedimenti, si corre il rischio di un blocco della logistica e delle attività economiche, con mancato approvvigionamento di materiali e beni.
A lanciare l’allarme è la Confartigianato Trasporti e, a livello locale, la Confartigianato Imprese Cuneo, che accendono i riflettori su un settore nel quale l’offerta di lavoro sta salendo con il ritorno delle vendite al dettaglio ai livelli pre Covid e la crescita della domanda di servizi di spedizione conseguente il boom dell’e-commerce. Ma oltre 40% delle offerte di lavoro rimane inevaso, con un costante innalzamento dell’età media dei lavoratori del settore: la quota di dipendenti over 50 delle imprese di autotrasporto in cinque anni è, infatti, passata dal 24,9% al 33,3%.
Tante le motivazioni cui il fenomeno è imputabile: dal costo del lavoro che in Italia è decisamente più elevato rispetto ad altre nazioni europee alla scarsa considerazione di cui gode la professione, peraltro strategica ed essenziale per l’economia, nell’immaginario collettivo.
Di qui la richiesta di adozione di adeguati provvedimenti governativi che vadano in una duplice direzione: da un lato, la previsione di incentivi pubblici per il conseguimento dei costosi titoli abilitativi alla guida e sgravi fiscali per le aziende sulle assunzioni di nuovi conducenti; dall’altro la creazione delle premesse culturali e normative per valorizzare il ruolo dell’autotrasportatore, rendendo più attrattiva la professione per giovani, disoccupati ed inoccupati, svincolandola anche dall’accezione di impiego esclusivamente maschile.