Cuneo – Quella votata dall’assemblea dei sindaci del Consorzio Socio Assistenziale del Cuneese è una delibera storica. Rivoluziona il sistema delle cosiddette quote capitarie di ognuno dei 53 Comuni rispetto ai servizi affidati al Consorzio. Va a riequilibrare, rispetto a nuove fasce e nuovi criteri, quello che i Comuni devono versare allo Csac perché si occupi di servizi sociali determinati. Una redifinizione complessa che ha portato per alcuni Comuni, soprattutto della pianura, a costi più alti di prima. Per Cuneo capoluogo che ha la quota più alta la situazione non cambia.
Tutte le cifre e tutti i compiti nuovi affidati al Consorzio da parte di tutti e 53 Comuni, in un servizio su La Guida in edicola e disponibile in evrsione digitale del 14 ottobre.