Caraglio – Il Consorzio della Chiocciola di Borgo e delle sue valli ha aderito con favore alla proposta di Legambiente per realizzare l’edizione 2021 della Festa della Chiocciola nell’area dell’ex polveriera di Bottonasco. Il sito, dismesso dall’esercito, è oggetto di un pregevole intervento di trasformazione da struttura ad uso militare in Parco della biodiversità, progetto promosso dal Comune di Caraglio. L’ambiente incontaminato si è da subito dimostrato ottimale per illustrare le caratteristiche e il ciclo biologico della nostra chiocciola oltre ad effettuare una limitata attività di ripopolamento.
Venerdì 1° ottobre un gruppo di appassionati delle Associazioni promotrici dell’iniziativa, si sono ritrovati in questo gradevole ambiente, accolti dalla padrona di casa, la sindaca di Caraglio Paola Falco. L’evento realizzato ormai da molti anni dal Consorzio della chiocciola in collaborazione con Legambiente e Pro Natura in varie località del nostro territorio, era prioritariamente destinato agli alunni delle scuole medie, in questa edizione non presenti per le limitazioni ancora vigenti e per problemi di natura organizzativa.
La sindaca di Caraglio ha illustrato gli interventi che si stanno eseguendo nel sito destinato a parco con la creazione di vari servizi, due bacini idrici di cui uno destinato alla balneazione, locale per la ristorazione e soprattutto l’attività di piantumazione di molte specie erbacee per ricreare e far conoscere la vasta biodiversità presente sul nostro territorio. Il Presidente del Consorzio della Chiocciola Guido Giordana ha puoi illustrato il ciclo biologico della nostra chiocciola, utilizzando un terrario con chiocciole in varie fasi di sviluppo, dalle uova al mollusco opercolato, oltre a mostrare le varie erbe di cui si nutre la chiocciola. I soggetti sono poi stati identificati con smalti indelebili per poterne seguire il destino e successivamente immessi in una zona dedicata. L’iniziativa ha riscosso interesse e gradimento tra i partecipanti, la conoscenza del ciclo ha fatto comprendere anche le motivazioni per cui non bisogna raccogliere i molluschi in primavera e in estate, periodo in cui la chiocciola si riproduce, fase del ciclo da tutelare, considerata anche la notevole contrazione del patrimonio elicico nel nostro territorio.