Cuneo – L’esperienza cuneese della montagnaterapia diventa una testimonianza a un convegno nazionale sull’argomento, nei prossimi giorni: in rappresentanza del gruppo di lavoro Montagnaterapia per la struttura complessa Area Nord dell’Asl Cn 1, lo psichiatra Giovanni Roagna presenterà una relazione al 7° congresso nazionale. La presentazione è in calendario per giovedì 14 ottobre nella sessione del mattino, insieme con il prof. Alberto Parola, che insegna Metodologia della ricerca educativa all’Università di Torino (Scienze dell’Educazione).
“La montagnaterapia sottolineano dall’Asl – è un originale approccio a carattere terapeutico, riabilitativo o socioeducativo, rivolto a pazienti con differenti problematiche, soprattutto quelle caratterizzate da un importante isolamento sociale, basato sulla terapia di gruppo e l’attività fisica, che si svolge nell’ambiente naturale della montagna. Questo tipo di intervento si propone di favorire il rapporto con se stessi e con gli altri, combattendo l’isolamento sociale che caratterizza questi disturbi e promuovendo la lotta allo stigma, oltre a stimolare la riacquisizione di competenze e autonomia in diversi ambiti”.
“Sulla scorta di un’esperienza che si è costituita, in oltre dieci anni, quale prassi operativa trasversale ai centri diurni e ai centri di salute mentale dell’articolazione territoriale Area Nord del nostro dipartimento di Salute Mentale, il gruppo di lavoro multiprofessionale ha avviato una riflessione non solo sui presupposti teorici della Montagnaterapia, ma soprattutto sulla necessità di esplorare e valutare gli esiti e i processi implicati in questa attività”, aggiunge Roagna.
Sono attivi tre gruppi di montagnaterapia (centro diurno di Cussanio, centro diurno di Saluzzo e Centro salute mentale di Savigliano) e due gruppi di fitwalking (centro diurno di Saluzzo, centro diurno di Cussanio), con collaborazioni tra i gruppi (immagine generica).