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Domenica 22 dicembre 2024

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Il presidente della Provincia a Bruxelles

Federico Borgna ha partecipato ai lavori del Comitato Europeo delle Regioni sui temi dello sviluppo economico

La Guida - Il presidente della Provincia a Bruxelles
Federico Borgna a Bruxelles

Il presidente della Provincia Federico Borgna a Bruxelles (foto Provincia di Cuneo)

Cuneo – Trasferta a Bruxelles per il presidente della Provincia Federico Borgna, che nei giorni scorsi ha partecipato ai lavori del Comitato Europeo delle Regioni, di cui fa parte, confrontatosi con la Commissione per lo sviluppo economico sul tema “Nuova strategia per l’Europa: con un mercato unico più solido per sostenere la ripresa in Europa”.
Il Comitato Europeo delle Regioni è un organo consultivo dell’Ue composto da rappresentanti eletti a livello locale e regionale provenienti da tutti i 28 Stati membri. La componente italiana è costituita da 24 membri titolari e 24 supplenti. Il Comitato offre alle città e alle Regioni la possibilità di esprimere formalmente la loro opinione nel processo legislativo dell’Unione Europea per assicurare che la posizione e le esigenze degli enti regionali e locali siano rispettate.
La Commissione per lo sviluppo economico, invece, è l’organo attraverso il quale passano i dossier economici che poi vanno all’Unione Europa e che richiedono il coinvolgimento degli amministratori locali per l’individuazione e la distribuzione dei fondi, come succede adesso per il Pnrr. Lo scopo del confronto era, dunque, quello di creare sinergie con i Comuni e supportarli nella fase di sviluppo.
“È emerso chiaro dal Comitato delle Regioni – ha detto il presidente della Provincia Borgna – l’invito alla Commissione europea e nel rapporto con i Governi ad un maggior coinvolgimento del sistema degli enti locali alla programmazione degli interventi del Pnrr. Ovunque, e in Italia in particolare, la sensazione è che ci sia troppo centralismo nella decisione sui singoli interventi. È positivo che le strategie siano condivise e uniche a livello comunitario, ma è necessario che l’attuazione delle strategie veda un ruolo di protagonisti – nella fase di programmazione – del sistema degli enti locali. Il rischio, altrimenti, è quello di non riuscire a spendere e soprattutto a spendere bene le risorse che sono un’opportunità unica che l’Europa ci dà”.

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