Cuneo – L’ha indicata come esempio come capacità di fare rete del territorio, ma ha definito anche come “infelice” la scelta di affidarle lo studio prodromico al nuovo ospedale di Cuneo. Sono le parole del presidente della Regione, Alberto Cirio, riferite alla Fondazione Ospedale di Verduno, intervenuto ieri alla nomina di Silvia Merlo nel cda della Fondazione Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo
“Volevo essere qui oggi per ribadire che Cuneo resta l’hub provinciale. Il Covid ci ha tolto tanto, ma ora ci dà le risorse per avere ospedali efficienti e funzionali ed un’occasione che non possiamo perdere. La Fondazione della mia Alba ha raccolto 30 milioni per la sanità pubblica per sostenere Verduno, e a Cuneo si può fare lo stesso. Forse è infelice la scelta di affidare lo studio dei nuovi ospedali in provincia tramite la Fondazione di Verduno a un privato, ma attesta la buona fede dell’assessore Icardi che ha scelto questa strada. Da qui partiremo e insieme continueremo a lavorare per garantire al Piemonte la migliore assistenza sanitaria possibile e fare in modo che una provincia importante come la Granda possa ospitare eccellenze sanitarie in strutture nuove e all’avanguardia, anche a Cuneo”.
Le parole di Cirio non sono passate inosservate ai cuneesi dopo quelle del suo assessore alla sanità Icardi che ha proprio rimarcato che “Entro la fne di settembre sarà pronta un’anteprima dello studio con cui programmeremo i nuovi ospedali e la sanità provinciale. Il nuovo ospedale di Cuneo andrà in gara di progettazione nel 2022, e poi serviranno almeno 4-5 anni per la costruzione, salvo intoppi e ricorsi”.
Anche il sindaco e presidente della Provincia Federico Borgna ha ribadito l’importanza del manatenre l’eccellenza cuneese: “La Fondazione aiuterà i cuneesi in questo compito e ringrazio Silvia Merlo per la sua disponibilità, la sua competenza e il suo entusiasmo. Vogliamo che l’eccellenza della sanità di Cuneo rimanga tale e siamo tutti a fianco del direttore generale Elide Azzan per questo scopo”.