L’arco di tempo preso in esame va dal 1873, quando viene costituito il primo nucleo con sede a Borgo San Dalmazzo, al 1911 circa. Sono i primi anni di vita del corpo degli alpini. È lì che si viene strutturando l’organizzazione e parallelamente prende a formarsi il mito che da sempre aleggia intorno a loro.
L’intenzione dell’autore non è quindi proporre una storia degli alpini, bensì di analizzarne i primi sviluppi. Il periodo considerato non è senza significato. Sono quattro decenni di relativa pace. Dal punto di vista militare c’è infatti solo l’episodio fallimentare della spedizione in Eritrea.
Un periodo dunque che non presta il fianco a narrazioni eroiche. Invece offre l’opportunità di vedere l’evolversi dell’organizzazione dell’esercito italiano che con il ministro della guerra Cesare Ricotti Magnani subisce una riforma sia nella struttura dei corpi sia nel reclutamento.
L’autore sottolinea il “peculiare reclutamento” di cui gode questo corpo almeno agli inizi. È infatti dai giovani delle stesse vallate alpine che arriva le reclute, il che favorisce un immediato sentimento di vicinanza con queste truppe. C’è poi da considerare l’attività di addestramento che avveniva direttamente sui monti di provenienza dei soldati: ulteriore motivo per i civili per avvicinarsi a loro con simpatia.
D’altro lato l’autore ritiene importante anche sfatare il mito degli alpini “antropologicamente diversi dagli altri”: più coraggiosi, più tenaci, perché “figli delle montagna”, abituati alle privazioni e alle fatiche. E lo dimostra ricorrendo ai registri di reclutamento dove evidenzia quindi la provenienza da molte regioni non necessariamente montane.
Difensori dei sacri confini della patria, secondo l’immagine di De Amicis, o più semplicemente soldati che fin dall’inizio si conquistano un rapporto stretto e privilegiato con la gente, gli alpini vengono infine presentati nelle loro attività non strettamente militari in quelle che oggi si chiamerebbero operazioni di protezione civile.
Alpini delle Marittime
di Massimo Robotti
I quaderni di Marittime
15 euro