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Venerdì 22 novembre 2024

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Reiventare lo spazio pittorico calandolo nella modernità… del parabrezza

Guido Palmero, artista saluzzese, dipinge su supporti originali, con una grande tecnica pittoria, in mostra a Manta

La Guida - Reiventare lo spazio pittorico calandolo nella modernità… del parabrezza

Guido Palmero è un artista saluzzese interessato alle diverse declinazioni dell’espressione artistica e che ha intrapreso un’originale percorso che lo ha portato a delle creazioni uniche. Docente fino a giugno, ora è in pensione, di Arte e Immagine, da anni ha sviluppato una ricerca nuova e originale, giungendo a dipingere sui vetri delle automobili e i plexiglass di Vespa scooters. Interessato ad ampio raggio all’espressione artistica, dalle arti figurative al design, dall’architettura d’interni al restauro pit- torico tanto che nel 1990 ha frequentato un corso di perfezionamento a Urbino, si è specializzato in particolare, nelle tecniche pittoriche con la particolarità del supporto csu cui dipinge. Palmero adotta la tecnica del ready- made, recuperando i materiali prescelti prima della loro demolizione, dipingendoli sul retro. Le persone più diverse che egli raffigura, ha scritto Anna Pironti, “sono essenzialmente dei ritratti, immagini fisiche e mentali che nascono dal desiderio di fermare ciò che è mutevole, transitorio, contingente”. “Il pennello è il mio obiettivo” come una macchina fotografica, dichiara Guido Palmero a proposito dei suoi dipinti. Amici, familiari, artisti, persone comuni, sono visti attraverso la trasparenza del materiale e realizzati con una tecnica particolarmente precisa ed attenta, sbalorditiva e inusuale sia per il supporto sia per la resa formale. E ai parabrezza e ai plexigrass si sono aggiunti anche gli occhiali. Secondo Roberto Baravalle, Palmero ha reinventato lo spazio pittorico, calandolo nella modernità dello “spazio del parabrezza, o del lunotto posteriore, o dei vetri laterali”, mentre le “moto sono più sbarazzine ma solo apparentemente perché l’esigenza è la stessa… La percezione che di loro abbiamo è pur sempre mediata attraverso la ‘nostra’ e la ‘loro’ cornice”.

“Sì – scrive Baravalle – lo spazio della modernità, il perimetro che delimita la figurazione, il campo nel quale si evidenziano figure e sensazioni, stati d’animo e relazioni, glo- rie e miserie quotidiane è l’automobile. È l’uovo di colombo. È una verità evidente a tutti. Non so se altri artisti figurativi ci avessero già pensato: tutto è già stato detto e fatto. Quello che contraddistingue il lavoro di Palmero è, probabilmente, oltre alla pensata indubbiamente geniale, il fatto di aver messo al servizio dell’idea di fondo, la sua bravura tecnica. Lo spazio del parabrezza, o del lunotto posteriore, o dei vetri laterali “trova” le figure di Palm ro. Un’architettura elementare, divenuta ormai un archetipo, dà il senso e il ruolo di ognuno, con le sue suppellettili e i suoi attrezzi. I parafernalia che ci trasciniamo dietro e che ci connotano e definiscono”.

A Manta Guido Palmero è in mostra fino al 26 settembre con la mostra curata da Carla Bianco “Icone on the Road – Il Cinema in Pittura” dcìove il mondo del cinema è la l’ispirazione più profonda, dai capolavori della storia del cinema ai personaggi del grande schermo degli ultimi anni. La mostra è visitabile il sabato e la domenica dalle ore 14,30 alle 18,30.

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