Cuneo – Oggi, sabato 28 agosto, sono state spedite più di 20 lettere dirette ad altrettanti medici e operatori sanitari dell’ASL Cuneo non vaccinati. Nella lettera si specifica che non si potrà più lavorare con pazienti e colleghi e che non si riceverà lo stipendio fino al 31 dicembre di quest’anno. Una misura dura, ma che è stata preceduta da altre due appelli: in una prima lettera, medici e infermieri “no-vax” erano stati richiamati per il loro ritardo nell’adesione alla campagna vaccinale, nella seconda avevano ricevuto un ulteriore invito ad inviare la documentazione che giustificasse la mancata vaccinazione. I destinatari della sospensione lavorativa e dello stipendio, attiva sia per operatori pubblici che per privati, sono circa il 5% del totale dei medici e degli infermieri della Granda e dovranno rispettare da subito il divieto di accedere alle strutture sanitarie in qualità di lavoratori. A questo punto, spetterà alle singole aziende decidere se demansionare il soggetto o congedarlo.
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