Continua il percorso di approvazione dei fondi stanziati dal governo italiano a sostegno delle attività in difficoltà causa Covid. La Commissione Europea ha approvato, nei giorni scorsi, lo stanziamento di 10 milioni di euro per sostenere le compagnie di teatro e dello spettacolo dal vivo. Queste attività, dopo la l’analisi dell’Antitrust, sono state considerate come fortemente danneggiate dalla pandemia. Il regime è stato approvato nell’ambito del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato e sarà erogato come credito d’imposta. Le aziende che vorranno beneficiarne dovranno dimostrare di aver subito un calo del fatturato nel corso del 2020 rispetto al 2019.
Aiuti in vista anche per le imprese che operano nei centri storici con santuari religiosi. Anche in questo caso la Commissione Europea ha dato il via libera allo schema proposto dal governo di 10 milioni di euro per tutte le attività (tranne quelle finanziarie) che operano in un comune sede di almeno un santuario. Per poter ricevere il contributo, ciascuna attività deve aver registrato nel giugno 2020 un fatturato inferiore ai due terzi di quello registrato nel giugno 2019. I soldi saranno erogati sotto forma di contributi diretti con un minimo 1.000 euro per le persone fisiche e di euro 2.000 per le persone giuridiche (associazioni e fondazioni), fino a un massimo di 150.000 euro.
Sono buone notizie per i comuni della Granda, dove i santuari sono quasi 130. Oltre a questo, se da una parte l’approvazione dei sostegni economici comunica un welfare che rimane attivo, dall’altra suggerisce che troppa burocrazia rallenta i tempi di intervento e, quindi, anche la velocità della ripresa economica.