Piemonte – Un contributo da 10 a 40.000 euro per chi deciderà di acquistare o di ristrutturare un immobile in un Comune montano del Piemonte con meno di 5.000 abitanti, andandovi a vivere stabilmente. È questo quanto metterà a disposizione il bando nazionale lanciato dalla Regione Piemonte per rivitalizzare e ripopolare le aree alpine piemontesi.
Dieci milioni di euro lo stanziamento della campagna che intende, naturalmente, cavalcare anche il desiderio di libertà, di spazi aperti, di natura, di ritmi più lenti e vivibili e di ritrovata socialità che i due anni di pandemia da Covid appena vissuti hanno alimentato in tutte le famiglie italiane.
E proprio le famiglie, soprattutto quelle giovani, saranno la platea di beneficiari che saranno privilegiati in questa operazione. Se, infatti, potranno presentare domanda tutti i cittadini nati a partire dal 1955, saranno soprattutto i nati dopo il 1980 a ricevere in graduatoria un punteggio più alto.
Così come saranno premiati gli interventi effettuati in un Comune ad alta marginalità; l’attività lavorativa esercitata in un paese montano oppure in smart-working almeno al 50% nell’abitazione per la quale si chiede il finanziamento; un Isee uguale o inferiore a 20.000 euro; la presenza di almeno un figlio di età uguale o inferiore a 10 anni che avrà residenza e dimora abituale nell’immobile acquistato.
Punti in più anche per recuperi realizzati con soluzioni architettoniche e paesaggistiche previste dalla Regione Piemonte e per l’utilizzo dei materiali tipici del paesaggio alpino piemontese, nonché per il conferimento dei lavori ad imprese con sede legale in un Comune montano piemontese.
Il bando verrà pubblicato il 1° settembre su https://bandi.regione.piemonte.it e all’inizio di novembre sarà aperta la piattaforma per le domande, che andranno presentate entro la fine di dicembre 2021.
La scelta potrà cadere su uno dei 465 Comuni montani del Piemonte con meno di 5.000 abitanti: 48 in provincia di Alessandria; 12 nell’astigiano; 48 nel biellese; 132 in provincia di Cuneo; 3 in provincia di Novara; 132 in provincia di Torino; 66 nel Verbano-Cusio-Ossola; 24 in provincia di Vercelli.
Per beneficiare dei contributi occorre essere titolari del diritto di proprietà, oppure impegnarsi ad acquisire un diritto di proprietà, di un’unità immobiliare ad uso residenziale censita catastalmente nel territorio di uno di questi centri e occorrerà trasferirvi la propria residenza e dimora abituale per dieci anni. In caso di contributo relativo all’acquisto, l’atto di compravendita dovrà essere stipulato entro 6 mesi dalla data di approvazione della graduatoria, mentre i lavori di recupero del patrimonio esistente dovranno essere ultimati entro 18 mesi. La rendicontazione dovrà essere trasmessa, invece, entro 3 mesi dalla conclusione dei lavori di recupero, ovvero dalla stipula dell’atto di compravendita.
L’iniziativa non resterà isolata, ma si aggancerà ad un altro bando che la Regione Piemonte lancerà in autunno per incentivare la nascita delle “botteghe dei servizi”, con specifici contributi per sostenere le attività nei territori montani che offrono servizi alla cittadinanza.
L’elenco dei Comuni inseriti nel bando