Amante della montagna e della bicicletta, il cuneese Marco Paschetta è un illustratore e fumettista autodidatta dal segno delicato e riconoscibilissimo. Le sue prime pubblicazioni sono fumetti brevi sulle fanzine autoprodotte per poi arrivare a vere e proprie pubblicazioni e a lavorare come inchiostratore presso la storica casa editrice franco-belga Depuis. Da lì in avanti è stato un crescendo di libri, mostre, copertine, manifesti e illustrazioni editoriali, con pubblicazioni e commissioni per realtà di mezza Europa: da Internazionale all’edizione danese di Le Monde Diplomatique, da La Lettura del Corriere della Sera alla casa editrice spagnola A Buen Paso Editorial, da Mondadori e Franco Cosimo Panini alla francese Magellan & Cie Edition. E diventa docente di illustrazione presso la Scuola Internazionale di Comics di Torino.
Insomma un cammino importante e una crescita sul campo. Le sue illustrazioni e i suoi fumetti sono spesso riferiti al mondo della natura in un mix straordinario di visione realistica e onirica insieme, di immagine che rappresenta e di sogno e di immaginazione grazie anche a una padronanza assoluta delle tecniche analogiche così come di quelle digitali.
Paschetta è in mostra fino al 17 settembre a Vernante al Centro Visita del Parco Alpi Marittime con “In loco. La valle, la sua anima”. La mostra che è un viaggio nell’anima del luogo di Vernante e della valle Vermenagna è un insieme delle opere di Paschetta che è stato protagonista della residenza artistica effettuata in valle con gli autoritratti nati dai reportage degli alunni della classe seconda della Scuola Secondaria di Vernante. La mostra è il frutto di una ricerca del Territorio sul Territorio inteso come Memoria, Racconto, Visione, uno scambio partecipe tra generazioni che hanno vissuto i luoghi in tempi diversi. Da un lato i quindici giovani fotoreporter vernantini che grazie al percorso ‘Raccontami di te!’ hanno intervistato nonni o altre persone care, raccogliendo i loro ricordi di infanzia e gioventù, i loro sguardi sul paese come era un tempo, i loro sogni di bambini, i loro desideri e hanno creato quindici ritratti che restituiscono ai nostri occhi le immagini suscitate dalle narrazioni d’infanzia e il mistero che avvolge le tracce del tempo. Dall’altro un professionista dell’illustrazione come Paschetta, che guardando a ciò che è accaduto tra mura domestiche o lungo un pendio, traccia la figura impalpabile della memoria che scorre lungo la valle, realizzando una serie di impressioni figurate come forme di esperienza emotiva. Monica Monachesi, che da oltre vent’anni opera nel campo del libro illustrato come formatrice e curatrice di percorsi espositivi, descrive così il risultato della residenza d’artista di Paschetta: “Leggendo il suo lavoro ci si può sentire, all’improvviso, al posto dell’illustratore, a disegnare lungo un sentiero valligiano, con lo sguardo aperto sul paesaggio o concentrato sulla nervatura di una foglia. Oppure eccoci toccati da quella visione che diventa sempre più nitida, grazie al nostro contributo di immaginazione personale o di ricordo vissuto”.
Insomma se qualcuno pensa che sia una mostra per i piccoli e che il fumetto e l’illustrazione siano cose per giovani adepti e amanti si sbaglia di grosso. C’è poesia nelle figure di Paschetta, c’è sogno, ma c’è tanto del territorio, della fatica della montagna, c’è la storia di generazioni, c’è una natura che sempre sa sorprendere come il tratto della matita e il miscuglio di colori.