Cuneo – L’estate 2021 ha registrato un incremento notevole di presenze nei rifugi montani secondo i dati di Confcooperative Cuneo. Con i vaccini che stanno procedendo di buon passo (in Piemonte 5 milioni e 200 mila dosi somministrate secondo i dati di ieri, venerdì 13 agosto), il flusso di turisti che visitano le strutture del cuneese sta crescendo, innescando la ripartenza economica di uno dei settori più rilevanti a livello nazionale e locale.
“La stagione estiva sta dando ritorni positivi a un settore fortemente penalizzato dalla pandemia; – commenta il presidente di Confcooperative Cuneo Alessandro Durando – a questo punto chiediamo alle istituzioni di accelerare la campagna vaccinale, perché un altro stop in autunno sarebbe mortale per il comparto.”
La stagione è decollata in modo rapido sia per quanto riguarda l’ambito ricettivo sia per tutte le attività collaterali organizzate: serate musicali, eventi, estate ragazzi e animazioni varie.
Edda De Mauri, coordinatrice del rifugio “Pian delle Gorre”, nel comune di Chiusa di Pesio, spiega: “Abbiamo avuto un ottimo riscontro in termini di numeri sia nelle presenze al rifugio sia nella partecipazione all’estate ragazzi organizzata al Centro Marguareis a cui, grazie al servizio navetta, hanno aderito famiglie da diversi comuni del territorio.”
I proprietari delle strutture si sono organizzati in modo da garantire e aggiungere servizi ai propri clienti nel rispetto delle normative sanitarie. Dehors, asporto e attività all’aperto con contingentamento sono state le soluzioni più comuni e, stando ai dati, anche le più vincenti. Molti operatori, durante il primo lockdown, hanno iniziato dei lavori di ristrutturazione e riorganizzazione degli spazi, cosa che li ha portati a ripartire con più solidità questa primavera.
Novità anche sul fronte delle iniziative nel sociale: la comunità terapeutico-residenziale “Campo base”, dedicata a programmi riabilitativi dedicati al reinserimento socio-lavorativo di persone con problemi di dipendenza, ha iniziato a gestire una struttura ricettiva.
Massimo Maia, presidente della cooperativa sociale “Il Ginepro”, a cui è associata la comunità, dichiara: “Fin dal nome, campo base, è chiara la comune passione di tutti i membri per la montagna. Crediamo che la natura sia un prezioso strumento terapeutico e riabilitativo, poiché consente di affrontare sempre nuove sfide e, quindi, di crescere. Poste queste premesse, è positivo e naturale che questa comunità si trovi a gestire una struttura ricettiva. La sfida però è impegnativa: essere competitivi e credibili sul libero mercato nel settore turistico, senza tradire la propria natura sociale e riabilitativa”.