Confreria – Tra gli otto progetti per cambiare il modo dell’abitare a Cuneo, finanziati con i 26 milioni di euro da Roma, c’è anche quello che riguarda Confreria. Fanno parte del bando Pinqua, Piano nazionale per la qualità dell’abitare. Ma la frazione non è d’accordo sui piani che la riguardano. Nelle 82 pagine di dossier, redatto da uno studio internazionale, per Confreria si delineano, oltre a residenze per anziani e giovani con spazi condivisi, anche una nuova piazza accanto alla parrocchia e al campo sportivo con un’isola per gli eventi pubblici e orti di comunità.
“L’arrivo di finanziamenti così cospicui sulla frazione è certamente positivo soprattutto perché direzionati verso la riqualificazione di un’area che in passato è stata dimenticata dalla politica – afferma Samuele Mattio, presidente del Comitato di quartiere di Confreria -. Pur valutando positivamente il posizionamento nel bando, non possiamo non ricordare che il progetto che riguarda la fantomatica ‘piazza di quartiere’ e gli orti urbani non è stato condiviso in nessun modo con le associazioni della frazione. L’interlocuzione andata avanti fino al momento della presentazione della domanda al Ministero prevedeva la realizzazione di un salone polivalente inizialmente inserito e poi scomparso”. Dopo l’incendio del 2018, la frazione non ha più un luogo coperto (l’unico è il caseggiato Baudi di Selve di proprietà della parrocchia) in cui gli abitanti possono incontrarsi. Tutte le associazioni della frazione chiedono, da anni, un salone polivalente da utilizzare anche quando fa troppo freddo per organizzare eventi o incontri nell’area attrezzata.
“L’amministrazione comunale – aggiunge Mattio – ben conosce il nostro punto di vista e sa che siamo in attesa di un incontro per chiarire alcuni aspetti, senza dimenticare che l’area in questione è stata oggetto di una convenzione con l’associazione Amici di Confreria, che hanno progettualità diverse e certamente più condivise dall’associazionismo frazionale, di cui la stessa Giunta è a conoscenza. Auspichiamo che il confronto avvenga a breve”.
“Il salone polivalente generava consumo di suolo, il bando Pinqua escludeva tassativamente nuovo consumo di suolo – risponde il sindaco, Federico Borgna -. Quindi, all’interno del progetto, abbiamo inserito la riqualificazione dell’area e poi con altre risorse andremo a realizzare il padiglione polivalente richiesto dal Comitato di quartiere. Abbiamo ben chiare le priorità indicate dal Comitato, ma il Pinqua non era il bando adeguato per recepire questa richiesta”.