Cuneo – Da questo fine settimana,, 7 e 8 agosto, e per tutta la durata del mese verranno incrementati i controlli a campione negli aeroporti piemontesi di Cuneo-Levaldigi e Torino-Caselle sui passeggeri dei voli provenienti dai Paesi Schengen. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha spiegato la ragione di tale misura: dato che in questo periodo aumenterà sia il numero di coloro che dall’estero decidono di passare le vacanze in Piemonte, sia dei piemontesi che rientreranno a casa, si è deciso di monitorare di più gli arrivi, in modo tale da preservare la sicurezza sanitaria del territorio.
Nell’aeroporto di Cuneo-Levaldigi, per i voli “area Schengen” verranno attivate le verifiche della temperatura corporea e quelle relative al Green pass, o al tampone. Per i voli provenienti o destinati ad area “extra Schengen” il personale di terra si occuperà delle verifiche della temperatura corporea e della documentazione richiesta. Nel caso si verificassero problemi dal punto di vista sanitario, la persona verrà presa in carico dal medico dell’aeroporto e posta in isolamento con segnalazione anche alla competente Asl territoriale.
In quest’ottica, è stato anche siglato un accordo tra Prefettura di Torino, Regione Piemonte, Enac, Sagat, Azienda ospedaliero universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino, Polizia di Frontiera aerea e Usmaf (Ufficio di sanità marittima, aerea e di frontiera del Ministero della Salute). Nell’area controlli dello scalo di Caselle, posizionata fuori dall’uscita dei voli nazionali e Schengen, ci sarà il personale della Protezione civile regionale, che suddividerà le persone in funzione della documentazione sanitaria in loro possesso e consentendo le verifiche rivolte ai passeggeri dei voli non nazionali.
Il personale della Città della Salute svolgerà una verifica a tutti i possessori di Green pass o altro documento equivalente (tampone o attestato di guarigione). Un’altra fila con personale sanitario di Città della Salute e Usmaf sarà riservata a chi risulterà privo di documentazione idonea. Quest’ultimo gruppo verrà gestito dalle autorità sanitarie in base alle norme vigenti.