Cuneo – “Non si deve accollare ai gestori dei locali pubblici l’obbligo di effettuare i controlli sul certificato vaccinale dei loro clienti; vanno invece responsabilizzati i cittadini, che debbono essere consapevoli della necessità di poter dimostrare, in caso di verifica, di essere in possesso del Green pass”.
È questa, in sintesi, la richiesta che le Acli provinciali cuneesi avanzano agli esponenti politici, nell’imminenza dell’entrata in vigore della legge che prevede il controllo del certificato vaccinale da parte dei gestori dei circoli e dei locali pubblici, comprese le piccole realtà.
“Siamo assolutamente d’accordo sulla necessità di essere vaccinati per contrastare la diffusione del Covid – dicono i componenti della presidenza – come pure sulla opportunità che ciascuno sia in possesso del certificato vaccinale o green pass, ma chiediamo che siano rese consapevoli le persone che frequentano gli esercizi che, se vogliono accomodarsi al chiuso, devono essere in regola con il
pass vaccinale e devono poterlo mostrare in caso di richiesta da parte delle Forze dell’Ordine. In questo modo, gli esercenti e i gestori possono essere sollevati dall’obbligo di un controllo che, al massimo, potrebbero praticare su base volontaria”.
Le Acli di Cuneo propongono concretamente che venga affisso un cartello in ogni locale pubblico in cui si ricordi a chi si siede al chiuso, che la legge prevede di avere con sè il green pass cartaceo o sul telefonino e che, in caso di mancato possesso, al momento del controllo da parte delle Forze dell’Ordine, c’è una multa da pagare.