Cuneo – È un’estate da dimenticare per l’agricoltura in Granda. La stima definita dai tecnici di Coldiretti Cuneo dei danni causati da vento, pioggia e grandine è di 19 milioni di euro, tra produzioni e strutture. I prodotti più colpiti sono il mais, i cereali, la frutta, le verdure e la vite. Anche i danneggiamenti alle coltivazioni di frutta rischiano di portare via il meglio delle colture stagionali cuneesi. Tutte queste perdite, oltre a un danno economico, per gli esperti sono un fattore che deve far riflettere sugli effetti dei cambiamenti climatici.
La stranezza è rappresentata dalla modalità in cui questi fenomeni atmosferici colpiscono: con intensità differente anche a distanza di poche centinaia di metri. È un fenomeno di portata globale e nazionale, in Italia quest’estate si sono registrati già 789 eventi estremi tra bombe d’acqua, trombe d’aria e gradinate e temporali.
Roberto Montalvo, delegato confederale Coldiretti Cuneo, commenta: “Tutte queste calamità si sommano a quelle delle scorse settimane. La grandine distrugge in pochi minuti il lavoro di un intero anno. Siamo di fronte in Italia alle conseguenze dei cambiamenti climatici con una tendenza alla tropicalizzazione e il moltiplicarsi di eventi estremi con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo”.