Cuneo – Cascate di clematide vitalba, fronde spinose di robinia, rovi e alianto, detto anche “albero del paradiso”. Un albero un po’ fuori luogo perché un paradiso non è certamente Via Tetto Cavallo. La strada che dal viale Angeli scende al Parco della Gioventù è piuttosto un “inferno”, percorrendola pare di ritrovarsi, citando Dante, “per una selva oscura”. Tra l’altro anche molto sconnessa, considerato il deprecabile stato del fondo stradale.
Il Comune ha dimenticato di fare lo sfalcio e il diserbo, lasciando l’arteria cittadina in condizioni inaccettabili e pericolose. La rotabile, infatti, per buona parte è stretta e la presenza di vegetazione riduce ulteriormente il piano viabile.
I rovi, infine, ad altezza viso di ciclista e motociclista sono un ulteriore elemento di pericolo per chi percorre la strada.