Istituita dalle Nazioni Unite nel 2013, la giornata dedicata alla tratta di persone intende portare l’attenzione su un reato grave e su una altrettanto grave violazione dei diritti umani. Poco se ne parla e poco si sa di quanto questo fenomeno colpisca, ogni anno, migliaia di uomini, donne e bambini che cadono nelle mani dei trafficanti.
Molte sono le indagini condotte dalle Istituzioni internazionali al riguardo. Secondo l’Ufficio “Droghe e crimini” delle Nazioni Unite sarebbero più di 25 milioni le vittime di tratta, di cui più di un terzo bambini. Anche l’Unicef, nel suo rapporto 2020, conferma che un bambino su dieci nel mondo, è usato in lavoro di sfruttamento minorile. L’Oil (Organizzazione internazionale del lavoro), stima, dal canto suo, che il traffico di persone frutti più di 150 miliardi di dollari l’anno, di cui 50 provenienti dallo sfruttamento del lavoro.
Anche l’Unione Europea, cosciente della gravità del fenomeno, ha adottato nello scorso aprile una nuova strategia per il contrasto al traffico di esseri umani (2021-2025), incentrata sulla prevenzione del crimine, l’arresto dei trafficanti e la protezione delle vittime.