Torino – Fino al prossimo febbraio il Tar del Piemonte non si pronuncerà sul ricorso presentato da oltre 600 operatori sanitari piemontesi che non hanno ancora fatto il vaccino. Il ricorso era stato presentato da medici, farmacisti, infermieri e oss contro le Asl, pcontro l’obbligo di essere vaccinati contro il Covid per continuare ad esercitare la professione a meno di valide ragioni sanitarie per rifiutarlo. I ricorrenti hanno anche rinunciato alla sospensiva delle sanzioni.
La Regione Piemonte a questo punto potrebbe far partire i provvedimenti di demansionamento o addirittura di sospensione dall’attività come previstodal decreto legge 44 dell’aprile 2021 che ha scadenza il 31 dicembre, salvo l’invito ancora a vaccinarsi entro i prossimi 15 giorni. Pertanto Aso e Asl possono, dopo la richiesta al personale di sottoporsi al vaccino, procedere allo spostamento ad altre mansioni non dirette con il pubblico, fino a lasciarlo a casa con la sospensione dello stipendio fino al 31 dicembre.
Sono oltre 22.000 su 173.000 (il 12,7 per cento) gli operatori sanitari che operano in Piemonte ad aver rinunciato al vaccino.