Sant’Albano Stura – La coppia di cicogne che nel mese scorso ha nidificato sui pali della luce, sopra i campi santalbanesi di via Beltrutto, ha dato alla luce tre bellissimi cicognini costantemente monitorati dal consigliere Luigi Panero e dai volontari dell’Oasi della Madonnina. Panero a vegliare su di loro, ha preparato una postazione di osservazione segnalando la loro presenza al Centro Cicogne di Racconigi che dall’85 si occupa di seguire la riproduzione e la migrazione delle colonie selvatiche.
“I tre cicognini “santalbanesi” – dice Gabriella Vaschetti, responsabile scientifico “Centro Cicogne di Racconigi federato con la Lipu – fanno parte di una colonia di cicogne adulte selvatiche divenute “stanziali” che si riproducono sia in estate che in inverno. Spesso le coppie trovano sul territorio le condizioni ottimali e pertanto nidificano. Gli inverni qui da noi sono diventati miti, nevica molto poco e visto che sono carnivore nei prati riescono a trovare con facilità topini, lombrichi, insetti ed altro utili a sfamare loro e la prole. Attualmente le coppie selvatiche presenti sono una a Cavallermaggiore, 1 a Racconigi, 1 a Bra, 1 a Carmagnola, 1 dal Castello di Morozzo e la novità è rappresentata da quella “tardiva” di Sant’Albano Stura che rientra nell’ampliamento. A 80 giorni dalla nascita i tre piccoli si appresteranno ad apprendere la tecnica del volo, i genitori inizieranno a diminuire le dosi di cibo in maniera che siano incentivati ad andare a cercarlo autonomamente. Nella seconda metà di agosto si spostano interrompendo il gruppo familiare. I giovani partono da soli per istinto genetico. Seguendo i movimenti migratori si spostano verso sud attraversano la Valle Stura per proseguire verso la Spagna, la Francia e il Nord Africa. Una pratica, quella della migrazione faticosa, il tasso di mortalità per folgorazione o altro è del 50%. Le cicogne non si riproducono fino al quarto anno di età e in questo lasso di tempo vanno a zonzo per poi rientrare dove sono nate. E’ molto probabile che gli adulti ritornino dove si sono riprodotti se svernano in zona. Se stanziali tendono ad essere monogami. Nella stagione riproduttiva con il compagno si danno il cambio per proteggere i piccoli possibili prede di altri uccelli mentre l’altro va in cerca di cibo. Ci fa tanto piacere quando le persone ci chiamano comunicandoci tutta la loro passione per questi animali”.
