Cuneo – Sabato 24 luglio si è svolta l’assemblea annuale di Astra Cuneo. Il dibattito, dal titolo “Il modello Cuneo, luci e ombre di una storia di successo” ha fatto emergere l’efficacia del paradigma cuneese da un punto di vista economico, ma non in rapporto alle infrastrutture, ancora inadeguate e con troppi ritardi.
Diego Pasero, presidente dell’associazione degli autotrasportatori, afferma: “Noi siamo i primi a pagare per questa diacronia. Siamo la terza isola d’Italia e ogni anno si aggiunge un problema nuovo, come la valle Roja impercorribile chissà per quanti anni ancora. Gli operatori economici devono unirsi e sostenere la classe politica in modo che essa porti il dibattito nelle sedi competenti e si riescano a trovare soluzioni concrete e praticabili.
Nino Aragno, imprenditore ed editore di quattro volumi dedicati al sistema imprenditoriale della Granda, ha sottolineato: “Abbiamo dati economici pari a quelli di un land tedesco, ma le strade sono da Paese ‘mediterraneo’. Le nostre aziende sono di cristallo: belle ma fragili. Servono interventi a livello infrastrutturale, di formazione e di cultura per rafforzarle.”
In merito agli obiettivi e alle cause portate avanti dalla società, Guido Rossi, segretario di Astra Cuneo, ha spiegato. “La nostra associazione ha continuato nelle sue battaglie storiche contro l’isolamento della provincia: come la richiesta di ristoro per le aziende di autotrasporto dopo il crollo della strada di collegamento della Valle Roja, la denuncia del caro traforo del Frejus e del Monte Bianco e la protesta per la disastrosa situazione delle autostrade liguri. Abbiamo fatto e faremo ancora tanto per rivendicare la centralità del settore dell’autotrasporto.”
L’assemblea è stata sponsorizzata dalla concessionaria Iveco Garelli e da Azimut Capital Management e ha visto anche la partecipazione di Mauro Gola, presidente della Camera di Commercio di Cuneo, e Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo.