Cuneo – L’ospedale Santa Croce e Carle è fermo. Nelle assunzioni, nelle decisioni e nella visione del futuro. Salvo subire le decisioni che da Torino vengono prese sulle spalle dei cuneesi, della qualità dei servizi e del personale. Non si decidono nuove assunzioni, non si parla di strategie per la riduzione delle liste di attesa ma si frena su tutto, da nuovi concorsi (il primariato di cardiochirurgia su tutti) agli acquisti anche già con procedure avviate.
Il sindacato ha accusato l’assessorato regionale e i vertici scelti per la sanità locale, di voler declassare l’ospedale di Cuneo con meno risorse, poco personale a disposizione e delibere ferme. A confermarlo i numeri.
A far eco ai sindacati ora si sveglia anche la politica. E in ballo c’è il nuovo ospedale e in Piemonte i riconoscimenti di Irccs, Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico.
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