Cuneo – Il letto del fiume Stura è quasi a secco. Una situazione che preoccupa le associazioni ambientaliste, gli abitanti e anche chi usa il corso d’acqua per fare sport.
“Ogni anno è sempre peggio – spiega chi, soprattutto in queste calde giornate estive, scende al fiume per cercare un po’ di refrigerio -. In certi punti lo Stura è poco più che un rigagnolo d’acqua. Impossibile anche solo bagnarsi”.
E le associazioni ambientaliste cuneesi, Pro Natura, Legambiente, Lipu e Cuneo Birding, lanciano l’allarme. “L’acqua è fondamentale per l’agricoltura e l’agricoltura è fondamentale per la nostra vita – dicono -. Ma l’acqua è anche essenziale per l’ecosistema fluviale, senza il quale la nostra sopravvivenza è a rischio. Dunque occorre trovare il giusto equilibrio tra le esigenze del mondo agricolo e la salvaguardia della vita nei fiumi”.
Stessa situazione dall’altro lato di Cuneo per quanto riguarda il torrente Gesso.
“Servirebbe più equilibrio – spiega Alberto Pareti di Cuneo Canoa, associazione che nel fiume Stura porta i suoi atleti e i bimbi dell’Estate ragazzi a pagaiare -. Capiamo benissimo che i campi hanno necessità di essere bagnati, ma l’irrigazione va praticata nel rispetto della natura. Noi abbiamo trovato la soluzione con il lago artificiale realizzato in collaborazione con il Comune e, in inverno, con il canale di scolo dell’Enel. Ma il fiume, anno dopo anno, è sempre più devastato. Servirebbe più attenzione per quello che è un patrimonio di tutti inserito in un Parco fluviale”.