Manta – Sono tanti gli itinerari per scoprire i tesori di Manta: la collina, con i sentieri ombrosi e le fresche fontane; le vecchie strade che nascondono scorci caratteristici, antichi cortili, meridiane quasi cancellate dal tempo o parchi nobiliari gelosamente conservati. E la pianura dalla quale il castello appare nello scenario magnifico del Monviso. A partire da Santa Maria del Monastero, uno dei più antichi monumenti cristiani del Piemonte sud-occidentale, con interessanti affreschi dei primi decenni del Quattrocento. In piazza Cavour subito appare la facciata della parrocchiale di Santa Maria degli Angeli, dove spiccano una tradizionale rappresentazione della Sindone, un prezioso fonte battesimale del 1450. Nella chiesa si trova un bellissimo organo, costruito nel 1906 da Francesco Vittino, della celebre famiglia di organari centallesi. Avviandosi al Castello, sulla facciata di una costruzione d’epoca in piazza Mazzini, si ammira un buon esempio di fregio seicentesco in terracotta. Dopo la visita all’antica parrocchiale e al castello, scendendo per la via omonima, s’incontra uno dei simboli di Manta: la torre di guardia. Proseguendo la discesa si fiancheggia la chiesetta di San Biagio, e per arrivare su via Garibaldi si attraversa l’antica porta del Comune (arco di San Giorgio). Svoltando verso il borgo di San Rocco: al numero 176 sul muro di destra c’è una figura dipinta di antica devozione (San Sebastiano), pare risalga al XIV secolo. E poi, dopo la chiesa di San Rocco, c’è il mulino, ben conservato. Da non tralasciare le antiche cappelle che custodiscono splendidi ex voto e piccoli tesori di storia e d’arte: San Leone, patrono del paese, San Rocco, San Biagio, San Giacomo, ora chiesetta degli Alpini.