Cuneo – Sono in fase di ultimazione i lavori di abbattimento di Villa Sarah. Dopo anni di polemiche, con raccolte firme e anche un ricorso respinto al Consiglio di Stato e un lungo iter burocratico, nella giornata di lunedì 19 luglio è stato abbattuto l’edificio ormai in stato di abbandono da diversi anni. Al posto dell’immobile abbattuto saranno costruiti sei edifici residenziali, il complesso Les Nouvelles, con 24 alloggi con finiture di pregio. Una prima parte degli immobile è già stata messa in vendita da Aquileia Capital Service che ha acquisito la proprietà da Granda Immobiliare Spa. Nell’ambito del Comune ha ottenuto la cessione gratuita dell’area verde di 29.086 metri quadrati lungo il viale, da Villa Sarah verso il Santuario, che comprende anche l’area del parco giochi. In questi giorni le macerie saranno smaltite in una discarica attrezzata a Montanera.
Sulla questione è intervenuto Ugo Sturlese, del gruppo Cuneo per i Beni Comuni, che negli anni ha portato avanti la battaglia contro l’abbattimento di Villa Sarah: “Si tratta di un crimine paesaggistico fortemente voluto dall’attuale maggioranza del Comune di Cuneo. Non possiamo che esprimere il nostro “compianto” per la perdita di una componente fondamentale del contesto ambientale irripetibile nel quale l’edificio ottocentesco era collocato. Noi, in rappresentanza anche dei tremila cittadini che avevano firmato la petizione per la tutela di questo “Luogo del cuore”, al di là del danno irreparabile arrecato a un edificio simbolo della bellezza del Viale degli Angeli e a un sito aperto a visioni mirabili di alberate, prati, montagne che costituiscono la vera ricchezza della città, continueremo a lottare perchè col nuovo PEC (Progetto Esecutivo), che si è reso necessario in seguito al cambiamento di alcuni elementi progettuali, siano rispettate le caratteristiche di questa “Grande Bellezza” anche se orbata di un piccolo tesoro lasciatoci dai nostri progenitori in tempi più rispettosi dell’armonia fra cultura e natura. Ai cittadini chiediamo di non considerare concluso il loro impegno per ottenere almeno una soluzione progettuale consona alla memoria del luogo e di punire col proprio voto il prossimo anno chi si è reso responsabile di questo scempio”.