Il piacere di raccontare e il piacere di ascoltare dialogano insieme in questo libro leggero, nato da un’esperienza che ha coinvolto un’intera famiglia. A fare da collante sono le avventure di Whisky e Genoveffa, lui giovane asinello, lei “dolce pecorella”.
Nel mondo il Whisky predomina il grigio. Niente a che vedere col grigiore della vita. Provvede lo stesso asinello a renderla vivace con la sua giovanile predisposizione al pasticcio. Il grigio di Whisky è proprio solo il colore dei pantaloni, delle magliette, delle scarpe con l’unica eccezione della sua adorata moto: un bel verde brillante.
Naturale che quando incrocia Genoveffa, una pecorella che invece ama il bianco, rimanga abbagliato da tanto splendore. È amore a prima vista e, anche se ancora non ha le idee chiare in merito, i suoi comportamenti con un surplus di pasticci, ingenui atteggiamenti e balbettii parlano fin troppo bene. E così si va avanti da un’avventura a un’altra fino al lieto fine convolando a giuste nozze.
Inutile cercare in questi racconti una morale, un insegnamento esplicito. Qui predomina il piacere dell’invenzione: semplice, a misura di bambino, con quell’ingenuità che solo la fantasia infantile può giustificare e apprezzare pienamente perché libera da esigenze di razionalità, queste sì spesso troppo grigie. La genesi di questi racconti è infatti da cercare nelle storie che i genitori di Emma, qui nella veste di illustratrice, hanno costruito vivacizzando momenti di intimità familiare o i lunghi viaggi in auto.
E c’è da scommettere che il piacere dell’ascoltare sia pari a quello dell’inventare e del mettere in forma di racconto l’espressione orale. In questo senso il libro può essere accolto anche come provocazione per gli adulti perché nella loro esperienza di genitori non si lascino sfuggire l’occasione di fare della fantasia un ulteriore proficuo territorio di incontro con i propri figli.
Whisky: un mondo di risate
di Enrica Demilano e Alberto Coggiola
Primalpe
14 euro