Cuneo – “La ferrovia è l’unico mezzo di trasporto per permettere alle persone di circolare da una parte all’altra del Colle di Tenda per questo la Regione Piemonte non deve dimenticare i suoi cittadini lavoratori transfrontalieri” è stato detto nella conferenza stampa convocata mercoledì 7, nella birrovia presso la ex stazione Cuneo Gesso, dai comitati di difesa delle ferrovie locali e della Cuneo-Ventimiglia-Nizza.
L’incontro è stato promosso per illustrare la petizione inviata al presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, in cui i comitati chiedono dodici treni sulla linea al posto delle quattro di oggi (due andate e ritorno). Il minimo per garantire un “servizio dignitoso” agli utenti, ai valligiani e ai lavoratori transfrontalieri sulla tratta Limone-Breil/Tende.
“Per evitare che ci rispondessero che la proposta non è tecnicamente fattibile abbiamo fatto uno studio sulle potenzialità della linea, allegato alla petizione” spiega Marco Galfrè. Il suo è un lavoro da certosino, anzi da ingegnere qual è, e con conoscenze ferroviarie a tutto tondo derivate dall’aver dedicato la vita ai treni lavorando prima su tre generazioni di Pendolino (Etr 450, 460 e 470) per Fiat Ferroviaria negli impianti di Savigliano, e successivamente in qualità di responsabile manutenzione di Alstom.
“Ho cercato analizzando i tempi di percorrenza attuali, le limitazioni di velocità, i convogli presenti, gli incroci che sulla linea a binario unico possono solo avvenire nelle stazioni… di individuare i treni possibili e che si potrebbero attivare subito”, spiega Galfrè.
Di qui la proposta di triplicare le coppie di treni italiani dalle attuali due (da Cuneo alle 7,50 e 14,41, da Breil alle 11,17 e 19,14) a sei nella fascia oraria 5-23. In pratica un’aggiunta di otto corse tra nuove (tre) e prolungamenti di tratta. “Col termine “prolungamento” si intende che il treno a cui è riferito prosegue con l’orario di un treno già esistente, ma il materiale rotabile potrebbe essere diverso tra il treno aggiunto e quello esistente. I “prolungamenti” sono tutti da Limone, dove il cambio di materiale rotabile potrebbe essere necessario perché la linea oltralpe non è elettrificata”, afferma Galfrè.
Per tutti i treni che circolano sulla Cuneo-Breil è stato richiesto per ogni treno in partenza o arrivo un servizio sostitutivo per o da Ventimiglia da sostituire con convogli ferroviari dopo la conclusione del cantiere di Cottalorda in prossimità del confine con l’Italia prevista a fine 2021.
“La Regione – spiega Galfrè – se vuole migliorare i trasporti e non dimenticare i suoi cittadini che si devono spostare attraverso la Vermenagna e Roya dovrebbe chiedere a Trenitalia i treni in modo che la società possa organizzarsi per avere la disponibilità dei materiali rotabili necessari”.
“L’apertura della strada alta del Colle di Tenda è stata una scelta che abbiamo apprezzato – dice Wanda Giordanengo, infermiera da sette anni a Tenda – ma è una soluzione temporanea, possibile solo d’estate. Io abito a Robilante e per raggiungere l’ospedale impiego un’ora e quaranta. Inoltre la strada è pericolosa perché i controlli sono pochi e ci sono passaggi non autorizzati e che non rispettano le indicazioni degli orari per la percorrenza. Il treno è la soluzione all’interruzione del traffico attraverso il Tenda”.
Alberto Collidà del Comitato ferrovie locali: “Abbiamo presentato un lavoro credibile e ci auguriamo che ci sia una reazione della Regione e che si impegni nel miglioramento dei collegamenti. E poi vorremmo avere notizie della revisione della Convenzione. Ci sono state tante dichiarazioni, sembrava cosa fatta e invece su di essa c’è un silenzio tombale”.