La pandemia da Covid 19 ha attirato l’attenzione sulla spesa sanitaria in Italia, anche in confronto con gli altri Paesi UE.
Intanto nel periodo 2009-2016 siamo, con Grecia e Portogallo, sul podio dei soli Paesi che hanno diminuito la spesa sanità pro capite reale.
Un raffronto tra i tre principali Paesi UE vede una spesa sanitaria (pubblica a privata) pro capite con la Germania con 6. 646 dollari, la Francia con 5.376 e l’Italia molto lontano con 3.649.
E non è solo per le diverse dimensioni delle ricchezze nazionali (Pil), ma anche per la quota percentuale che destiniamo alla sanità: 11,7% la Germania e 11,2% la Francia e noi l’8,7% ( meglio di noi anche il Cile con il 9,1%).
L’Italia, con il “Piano nazionale per la ripresa e la resilienza” (PNRR), appena approvato dall’UE, destinerà alla salute per il periodo 2021-2023 una dotazione di 7.000 miliardi di euro. Forse servirà a ridurre le distanze.